
come spesso accade, le reazioni nervose e stizzite di fronte allo svelamento della verità indicano che abbiamo colto nel segno.
Il commento del segretario / consigliere / coordinatore dei circoli RC del Chianti / presidente del circolo Arci di Strada (ma Rifondazione non era contraria al cumulo delle cariche?), Maurizio Marziali, al nostro comunicato sulla nascita del Partito dell’Amore a Greve, che trovate più sotto, conferma con un linguaggio un po’ più stalinista del solito il fatto politico che abbiamo descritto nel blog e in bacheca.
Marziali definisce infatti “opportunità per poter esprimere concetti e idee” e “alleanze trasversali” la scelta di presentare mozioni, ordini del giorno e quant’altro in consiglio comunale insieme a tutte le altre opposizioni, centrodestra compreso.
Qualcuno ci deve dunque spiegare, tanto per fare un esempio, quale illuminante concetto era espresso nella mozione che attaccava e minacciava di querela la Sinistra per Greve, colpevole di rispondere ad un’accusa del consigliere Allodoli ricordandogli le pesanti responsabilità nella gestione del bilancio comunale nell’era Hagge. Responsabilità che Rifondazione, in campagna elettorale, gridava ai quattro venti, e che ora ha evidentemente dimenticato in nome della nuova santa alleanza trasversale del Partito dell’Amore.
Marziali prosegue poi inondandoci di simpatici epiteti, come “sudditi del PD”, “ambigui”, “ruffiani”, “al servizio del padrone”, “non contate più niente”…
A noi viene da sorridere, perché conserviamo un certo esercizio alla memoria, e ci tornano in mente le settimane della trattativa tra RC e il candidato sindaco Bencistà, quando i paladini della buona politica erano disposti a entrare in coalizione in cambio non di richieste programmatiche (le nostre sono ancora presenti in questo blog, se qualcuno ha voglia di andarsele a leggere) ma di qualche poltrona sicura. Di fronte al rifiuto di Bencistà di impostare su quel livello la discussione, Rifondazione decise di “correre da sola”. Oggi possiamo dire che il centrosinistra grevigiano non ha perso molto, anzi.
Per quanto riguarda le nostre posizioni politiche sui vari temi all’attenzione della discussione locale, invitiamo Marziali a riflettere su quello che ha sotto gli occhi: il blog della Sinistra per Greve. A differenza del circolo grevigiano di Rifondazione, e di molti altri soggetti politici, noi ci siamo dotati di uno strumento di informazione e discussione, aperto come si vede al contributo di tutti (anonimi compresi) e archivio di tutti i nostri comunicati ufficiali. Basta dunque avere la pazienza di scorrere i messaggi presenti sul blog (ad oggi sono 35, compreso questo) per ritrovare le nostre posizioni.
Infine, con riferimento alla nostra uscita da Rifondazione, così elegantemente ricordata da Marziali, precisiamo che la Sinistra per Greve è un soggetto politico formato da persone con esperienze politiche e culturali diverse, che di queste diversità cercano di fare una ricchezza. Per quelli di noi che sono usciti dal circolo locale di Rifondazione, non possiamo che confermare l’avverbio usato da Marziali: “fortunatamente”. Fortunatamente abbiamo lasciato un recinto per navigare in mare aperto. Non potete immaginare la sensazione di libertà, fortunatamente.
P.S. Gli anonimi possono liberamente lasciare commenti, critiche, insulti sul blog. Non usiamo filtri o censure. Però non pretendano di avere risposte, a meno che non parlino, come facciamo noi, a viso aperto.