Appresa la notizia del sequestro dello stabilimento Sacci di Greve in Chianti, in attesa di conoscere le ragioni che hanno portato a questo esito, esprimiamo la nostra preoccupazione per il futuro dei circa 300 lavoratori impiegati nello stabilimento e nelle varie attività dell’indotto, oltre alla solidarietà alle loro famiglie.
La Sinistra di Greve in Chianti promuoverà al più presto un incontro pubblico tra le diverse parti coinvolte.
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Sarebbe il caso di muoversi e non fare solo comunicati stampa ,propri di chi ha la pancia piena .
RispondiEliminaSiamo stufi di questa politica inmmmobile e costosa ! spero che ci si svegli.
Il passo ha beneficiato della SACCI , case a 38 euro al mese , spaccio aziendale , mensa ecc... in questa crisi ci si permette di fare i capricci perchè alcuni privilegi ci mancheranno , spero che la stampa se ne occupi e vengano a galla verità !
caro anonimo,sono un dipendente sacci e il tuo commento non è molto chiaro...esprimi meglio il tuo pensiero.
RispondiEliminaPer quanto riguarda la "sinistra"...vicino alla mia famiglia in questo momento,nei momenti precedenti e in quelli futuri ci sono io, e non certo voi!!!!....guardate di non speculare sulla pelle altrui e sulla nostra situazione,visto le posizioni dei vostri.."compagni" sia in regione che in provincia....anzichè anonimo io mi firmo pure...
un saluto da Tarchi Francesco
Caro Francesco,
RispondiEliminala solidarietà che abbiamo espresso ai lavoratori Sacci e alle loro famiglie non rientra nella categoria insopportabile delle strumentalizzazioni a fini politici. Stiamo tentando, con fatica, di ricostruire un soggetto della sinistra che rompa con i vecchi riti, i privilegi e le parole vuote che hanno portato alla distruzione della sinistra. Per farlo ci sarà bisogno di tempo e soprattutto del rinnovamento delle persone e del linguaggio di chi fa politica a sinistra.
Noi ci proviamo.
Intanto un abbraccio virtuale e sincero
Giacomo Amalfitano - La Sinistra, Greve in Chianti
Caro Giacomo,
RispondiEliminain merito alla mia affermazione,non posso far altro che ribadirla e chiarirti alcuni semplici stati d'animo che vengono vissuti in questi difficili momenti in fabbrica.
Le cose che mi fanno arrabbiare posso riassumertele in 2 semplici punti:
1.Nessun movimento politico,di nessuna natura o colore,e nessun movimento ambientalista può essere vicino ai lavoratori Sacci in questo momento.Sai benissimo meglio di me,che gli interessi in gioco in quel di Testi,sono talmente grossi che non vi è tempo ne voglia di essere vicini a noi.Ulteriore prova ne è il fatto che nessuno dei soggetti sopra citati si è mai voluto far carico di aiutare e di informare in maniera "costruttiva" i dipendenti della cementeria; Un atteggiamento di sano confronto e di reciproco rispetto,avrebbe potuto sfociare in una collaborazione positiva.
2.In merito alla dirigenza Sacci,una volta accertati i fatti che hanno portato al fermo degli impianti,cercheremo semmai di essere più vigili e di avere anche quì una collaborazione migliore in tutte le vicende che riguardano il polo di Testi.
Sabato mattina, quando sono venuti in fabbrica a mettere i sigilli,io ero di turno;ti assicuro che non è stato bello aiutare l'arpat a bloccare gli impianti che giorno dopo giorno assicurano,quelli si, una concreta "solidarietà" alla mia famiglia.
ti saluto affettuosamente da vecchio ...."compagno"...ma solo di scuola.
Francesco Tarchi- Dipendente Sacci
Caro Francesco,
RispondiEliminaovviamente posso solo immaginare lo sconforto tuo e dei tuoi colleghi in questi giorni. Purtroppo la "cattiva" politica ha abituato tutti noi ad essere diffidenti verso le manifestazioni di solidarietà. Anche quando provengono da altri lavoratori, che fanno politica solo per passione, senza ambizioni carrieriste e che cercano, nel loro piccolo e dal loro parziale punto di vista, di migliorare il mondo in cui vivono.
In bocca al lupo
Giacomo