martedì 24 febbraio 2009

Le verità taciute e una “perla” dal Comune

Una vera democrazia si basa prima di tutto sul rispetto dei cittadini, dei loro doveri e dei loro diritti e, fra questi ultimi, noi consideriamo anche quello di essere correttamente informati, soprattutto sulle vicende che li riguardano direttamente. Solo così il loro giudizio potrà essere competente e libero. Per quanto ci riguarda, l’articolo apparso sull’ultimo numero di Metropoli, che ci disegna già sul carro del PD e addirittura con un assessore assegnato, non corrisponde ovviamente alla realtà delle cose. Per questo abbiamo inviato una lettera al Direttore per chiedere una rettifica doverosa. Comunque, per il futuro, per conoscere il nostro punto di vista sarà sufficiente parlare con i diretti interessati: la figura sarà senz’altro migliore.
La vicenda del sequestro degli impianti Sacci
Abbiamo partecipato, sabato mattina, al corteo dei lavoratori perché quando è in gioco la “sopravvivenza” ogni altro problema passa in secondo piano. Eppure non abbiamo condiviso la loro accusa di responsabilità rivolta solo agli ambientalisti: ci sembra fuorviante e quindi pericolosa, perché quando si sbaglia l’individuazione del problema, non si riesce neppure a superarlo. A breve può ripresentarsi. Nell’incontro con l’Amministrazione Comunale, gli assessori presenti hanno assicurato che hanno fatto tutto quanto era in loro potere. Può darsi, ma in tutta questa vicenda ci sembra che invece non sia affatto chiaro cosa ha fatto il Comune e lo vorremmo sapere. Noi condividevamo la proposta di Alberto Bencistà di presidiare “simbolicamente” il Comune assieme ai lavoratori finché la vertenza non avesse avuto un primo sbocco: sarebbe stato un gesto di solidarietà e di attenzione da parte dell’ Amministrazione Comunale a nome di tutta la comunità. Un gesto forte, che avrebbe avuto anche il vantaggio di far cominciare seriamente a discutere istituzioni, lavoratori, azienda, del futuro vero che aspetta quelle oltre 300 famiglie. I rappresentanti sindacali, ci è stato detto, hanno temuto una strumentalizzazione: da parte di chi? Non possiamo credere che la classe operaia non riconosca più “amici e avversari”: se così fosse sarebbe un bel guaio per tutti. Noi speriamo che, intanto, le cause del sequestro attuale siano rimosse al più presto, ma rinnoviamo al contempo la proposta di aprire un confronto, con tutti i soggetti interessati, compresa l’azienda, perché temiamo che la vicenda non sia affatto risolta col dissequestro.
La “perla”
In questi giorni è giunta alla scuola primaria una circolare-avviso del Comune di Greve che rendeva noto un “lieve” cambiamento del menu in occasione delle “Ceneri” e del periodo della “Quaresima”: niente carne al venerdì!
La cosa, pur reiterata come un’abitudine, di cui nessuno si era accorto, quest’anno ha avuto una formalizzazione scritta.
Noi riteniamo un fatto gravissimo che un Comune, un’istituzione laica, che rappresenta tutti i cittadini e non solo quelli cattolici, imponga a tutti modalità e consuetudini religiose, dimostrando non solo arroganza, ma anche una completa ignoranza del carattere ormai multietnico delle nostre scolaresche.
Il sentimento religioso è un fatto personale e non si può imporre. Andava data casomai, la possibilità a chi lo richiedeva, di seguire la propria ritualità con pasti diversificati: cosa che normalmente, in tutte le scuole d’Italia si fa.

lunedì 23 febbraio 2009

Richiesta di rettifica a Metropoli Chianti

Gentile Direttore,

su Metropoli Chianti di venerdì 20 febbraio un articolo a firma Adele Tasselli ricostruisce l’attuale fase di confronto tra il candidato sindaco del Partito Democratico alle elezioni amministrative del Comune di Greve in Chianti con i soggetti politici del centrosinistra con espressioni e ipotesi che non corrispondono alla realtà del nuovo soggetto politico de La Sinistra.
In particolare, l’appoggio dato ad Alberto Bencistà in occasione delle primarie di partito e la successiva soddisfazione per il suo successo non implicano, per noi, un’adesione incondizionata alla coalizione che lo sosterrà a giugno. Siamo invece a disposizione per un confronto programmatico, nel quale siamo intenzionati a proporre al candidato sindaco le nostre priorità, cioè gli impegni che riteniamo essenziali affinché la prossima amministrazione comunale possa svolgere il proprio lavoro nell’interesse dei cittadini grevigiani e con metodi partecipativi in netta discontinuità con quanto visto fino ad oggi. Non ci interessa occupare qualche posto, salire sul carro dei vincitori, piantare la nostra bandierina. Ci interessa rappresentare un punto di vista di sinistra anche nel nostro territorio, portare proposte concrete di miglioramento della qualità della vita di tutti i grevigiani, contribuire ad un rinnovamento reale nelle pratiche e nelle scelte che coinvolgono la vita della nostra comunità.
Nessuno di noi ha mai parlato di futuri assessori, di future candidature, di accordi sottobanco, perché questo modo di fare politica non ci appartiene, ed è esattamente ciò da cui molti di noi si sono voluti allontanare lasciando i partiti da cui provenivano. Il nostro impegno, in questo momento, è tutto concentrato sulla costruzione di una proposta di contenuti da confrontare con Bencistà e le altre forze politiche del centrosinistra.
Ringraziamo dunque Metropoli Chianti per l’attenzione nei nostri confronti e invitiamo la giornalista, in futuro, a verificare le notizie, anche con una semplice telefonata agli interessati.

domenica 15 febbraio 2009

Prepariamo un 25 aprile diverso

Siamo particolarmente soddisfatti che il Partito Democratico abbia accettato, pubblicamente, la nostra proposta di celebrare il prossimo “25 aprile” assieme a tutti coloro che considerano l’antifascismo un valore irrinunciabile.
Per questo, la Sinistra rivolge l’invito anche alle altre forze politiche, associazioni culturali e singoli cittadini che ritengono ancora attuali e vivi quei valori resistenziali che sono alla base della nostra Carta Costituzionale.
Le grandi correnti ideali e politiche democratiche del Novecento, comunista, socialista, cattolica e liberale furono unite nel combattere e, per fortuna, vincere il nazifascismo, non solo e non tanto sul terreno militare, quanto su quello ideale.
La verità storica non puo’ essere cambiata: chi aderì alla Repubblica Sociale fascista non potrà mai essere messo sullo stesso piano di chi aderì al movimento partigiano, perché se avessero prevalso i primi avrebbero vinto le ragioni della dittatura e il “presente” dell’Italia sarebbe stato ben diverso.
Eppure le ideologie fascista e nazista non sono mai sconfitte una volta per sempre. Quando la partecipazione dei cittadini si fa più debole e sfiduciata nei confronti della politica, la democrazia diventa a rischio e si possono insinuare nuovamente richieste di soluzioni scellerate, magari in forme diverse e apparentemente meno violente, ma non per questo meno distruttive delle libertà individuali e collettive.
Oggi vi sono segnali preoccupanti in questo senso: perciò vogliamo celebrare questo 25 aprile in modo diverso, chiamando i cittadini ad una riflessione e non ad un appuntamento retorico e inutile.

sabato 14 febbraio 2009

Sequestro Sacci: solidarietà ai lavoratori

Appresa la notizia del sequestro dello stabilimento Sacci di Greve in Chianti, in attesa di conoscere le ragioni che hanno portato a questo esito, esprimiamo la nostra preoccupazione per il futuro dei circa 300 lavoratori impiegati nello stabilimento e nelle varie attività dell’indotto, oltre alla solidarietà alle loro famiglie.
La Sinistra di Greve in Chianti promuoverà al più presto un incontro pubblico tra le diverse parti coinvolte.

sabato 7 febbraio 2009

Ma come fanno a dirsi cattolici?

Ci rivolgiamo a tutti coloro che si dichiarano cattolici e hanno votato questa maggioranza di centrodestra, con una domanda che nasce spontanea. Come fanno a dirsi cattolici i vostri rappresentanti politici, come possono conciliare i valori della cristianità con una visione del mondo e dei rapporti sociali che assomiglia ogni giorno di più alla barbarie?
La drammatica vicenda di Eluana Englaro, l’ignobile operazione di spettacolarizzazione che ne hanno fatto il Governo, il Vaticano e i mezzi di comunicazione, richiederebbe un unico atteggiamento: il silenzio. Silenzio di fronte ad una scelta terribile e già di per sé lancinante, che non può che essere personale, intima, circondata dal rispetto.
Questa concezione della vita come una sfera di dominio pubblico (che sia la Chiesa, che sia lo Stato) è agghiacciante, a maggior ragione per chi si definisce cattolico. A questo si aggiunge il disprezzo del capo del Governo verso il Presidente della Repubblica e la Costituzione, ridotta ad ostacolo da aggirare con arroganza e populismo.
Allo stesso modo, troviamo aberrante una maggioranza politica che si fa dettare le politiche sull’immigrazione da un partito razzista come la Lega Nord, consentendo ai medici che assistono malati senza permesso di soggiorno di denunciarli alla pubblica autorità. Come se i clandestini (che vivono la loro clandestinità non per scelta ma perché obbligati da una legge altrettanto aberrante) non fossero persone, ma bestie a cui negare l’assistenza medica o a cui offrirne una sottobanco.
Ecco, ci chiediamo se in fondo a queste presunte coscienze cattoliche sia presente un senso di inadeguatezza di fronte a una politica che riteniamo indegna della storia e della cultura del nostro Paese.

venerdì 6 febbraio 2009

Greve ha bisogno di un’amministrazione trasparente, partecipata e attenta ai più deboli

Riteniamo un fatto positivo la vittoria di Alberto Bencistà alle elezioni primarie organizzate dal Partito Democratico grevigiano: il suo programma fa sperare che sia possibile concorrere alle elezioni di giugno con la proposta di un rinnovamento amministrativo sia nei metodi che nelle persone.
Per quanto ci riguarda, non ci siamo appassionati alla diatriba “vecchio” e “nuovo” su cui ha puntato uno dei candidati: non sono per noi categorie di analisi politica, la quale invece deve andare alla sostanza delle proposte.
Ed è quello che abbiamo fatto. Come neonata associazione de La Sinistra abbiamo voluto, se pure dall’esterno e in piena autonomia politica dal PD, partecipare alla scelta e lo abbiamo fatto non solo in quanto cittadini di Greve, e quindi direttamente coinvolti, ma anche perché abbiamo capito la posta in gioco, che andava ben oltre gli interessi del PD.
Infatti le primarie grevigiane hanno costituito un’occasione, che sarebbe sciocco sottovalutare, di esercizio democratico e di partecipazione. Con il candidato sindaco del PD inizierà adesso un confronto sul programma, al quale La Sinistra parteciperà con le proprie idee e con l’obiettivo di contribuire ad assicurare al Comune di Greve cinque anni di amministrazione trasparente, partecipata e attenta ai bisogni delle fasce più sofferenti in questa fase di crisi economica e sociale.
Nei mesi che ci separano dalle elezioni vere e proprie, la nostra associazione diventerà auspicabilmente un nuovo soggetto politico che si colloca alla sinistra del PD, con l’obbiettivo primario di riunire tutti coloro che si sentono alternativi al berlusconismo, ma che non condividono neanche il progetto politico di Walter Veltroni, così debole che è dovuto ricorrere ad un patto con il Cavaliere, sullo sbarramento del 4%, per tentare di conquistarsi qualche punto percentuale in più di consensi alle prossime elezioni europee.
Puntiamo a far riprendere fiducia nel fare politica e ad unire tutti coloro che si riconoscono nei valori della sinistra, quelli che dopo la sconfitta alle elezioni politiche hanno perso i loro riferimenti politici in Parlamento. Noi siamo ovviamente rispettosi di tutti coloro che costituiscono la base elettorale del PD e che, a differenza nostra, hanno creduto davvero alla nascita di un partito nuovo. Molti di loro li sappiamo delusi: non potrebbe essere altrimenti, dal momento che in quel partito convivono forzatamente ideali e obbiettivi diversissimi e, a nostro parere, inconciliabili.
Il cammino della sinistra, così necessaria ora più che mai, non sarà né lineare né breve, anche per i tanti errori commessi, soprattutto dai gruppi dirigenti, nessuno escluso.Eppure bisogna ricominciare e le porte devono rimanere sempre aperte.

lunedì 2 febbraio 2009

Per la Sinistra parte a Greve in Chianti

29 gennaio 2009
L’Associazione “Per la Sinistra” avvia il suo percorso costituente anche a Greve in Chianti. L’obbiettivo è tanto chiaro quanto difficile: unire le forze che si richiamano ad una cultura politica di sinistra, superando la fuorviante divisione fra sinistra moderata e sinistra radicale. L’Associazione vuole essere un punto di riferimento per tutti coloro che, delusi, in modo trasversale, dai partiti tradizionali e da quelli “nuovi”, intendono creare un nuovo modo di praticare la politica, che escluda categoricamente tatticismi, compromessi, un sistema di caste inamovibili e chiuse in se stesse e dunque lontane da qualsiasi “sentire” dei cittadini cosiddetti comuni. Il nostro orizzonte è comunque di “parte” e non indefinito: noi stiamo insieme a chi vive del proprio lavoro, a chi lotta per un futuro dignitoso per sé e per la propria famiglia, indipendentemente dal colore della propria pelle. Noi siamo dalla parte della legalità, della ricerca di nuovi indirizzi economici mondiali, di giustizie sociali testardamente pretese, siamo dalla parte dei giovani, che devono potersi costruire un progetto di vita, che non li costringa ad una vita di sacrifici peggiore di quella dei propri genitori. Libertà, democrazia, confronto sono per noi valori non trattabili, ed anzi costituiscono la base dei nostri rapporti con tutti, dai singoli ai partiti, alle altre associazioni.
Tuttavia ci poniamo, assieme a tutti gli altri circoli de La Sinistra che stanno nascendo in tutta Italia, come un soggetto “politico”, nel senso che vogliamo esprimere il nostro punto di vista a tutti i livelli, locale, nazionale e internazionale, e influire sulle decisioni politiche a amministrative che riguardano direttamente la nostra vita presente e futura.
Per questo ci interessa anche ciò che succederà a Greve per quanto riguarda la politica amministrativa, e ovviamente l’esito delle primarie organizzate dal Partito Democratico grevigiano, che detiene attualmente la maggioranza dei consensi e che, presumibilmente, esprimerà il futuro sindaco.
Per noi, che non apparteniamo al PD e che esprimiamo un giudizio negativo sulla passata amministrazione Hagge, non è dunque ininfluente chi vincerà le primarie dell’1 febbraio, aperte al voto di tutti gli elettori del centrosinistra: i programmi presentati dai tre candidati, pur dello stesso partito, aprono scenari molto diversi e, nel caso di due di loro, molto lontani dalle nostre aspirazioni. Noi perciò risponderemo all’invito alla partecipazione alle primarie e voteremo e inviteremo a votare quel candidato che, attraverso il proprio programma e la propria campagna elettorale, ha mostrato di condividere molti dei nostri obbiettivi e di ricercare un’alleanza a sinistra non strumentale: Alberto Bencistà.
Domenica 1 febbraio a Greve si voterà anche per le primarie per il candidato alla Presidenza della Provincia di Firenze. Essendo primarie di coalizione, La Sinistra presenta una sua candidata, Marzia Monciatti, che sarà presente venerdì 30 gennaio alle ore 21,30 al Circolo Arci di Strada in Chianti al primo incontro pubblico dei circoli de La Sinistra del Chianti fiorentino.

Manifesto Per La Sinistra a Greve in Chianti

Solo quelli che sono così folli da pensare di cambiare il mondo, lo cambiano davvero.
Ci piace iniziare così, con questa frase che dice molto sul nostro concetto del “fare politica”, un percorso lungo e appassionante che speriamo possa contribuire a ridare voce ai tanti cittadini di sinistra del nostro territorio, comprensibilmente delusi da una politica sempre più arida e lontana dai loro desideri ed esigenze.
Siamo donne e uomini con percorsi politici, esperienze e generazioni diverse, convinti che ci sia bisogno, oggi, di un nuovo soggetto politico capace di restituire al popolo della sinistra una casa accogliente, aperta e libera.
Avremmo voluto farlo insieme a tutta la sinistra, ma alcuni hanno fatto scelte diverse, anteponendo la difesa della propria identità e delle proprie bandiere alla ricerca di quella unità che ad ogni occasione la nostra gente chiede. E quindi lo facciamo con chi ci sta. Soprattutto lo vorremo fare con i tanti cittadini che si definiscono ancora oggi “di sinistra”, e magari non hanno mai militato in alcun partito, disgustati dai soliti metodi, le solite facce, i soliti riti. Lo vorremmo fare in modo nuovo, senza l’apparenza dei facili slogan ma con la sostanza di regole democratiche e condivise e con l’idea che la politica sia un servizio prestato per un periodo limitato di tempo, non un lavoro.
Abbiamo delle cose - cose di sinistra - da dire, abbiamo delle idee e delle proposte concrete su come amministrare la nostra comunità. Vogliamo partecipare attivamente alla discussione sulle scelte che incidono sulla qualità della vita nostra e degli altri. Sulla tutela dell’ambiente, sulla difesa della scuola pubblica, sulla gestione dei rifiuti, sulla precarietà del lavoro, sullo sviluppo urbanistico, sulla centralità della cultura, sui sevizi sociali, sulla società multietnica, sulla laicità dello Stato.
Abbiamo dunque deciso di aderire e di contribuire al viaggio che, con fatica e ancora troppe incertezze, a livello nazionale alcune donne e uomini della politica, della cultura e della società civile hanno avviato dando vita all’associazione “Per la Sinistra”.
Ci auguriamo di trovare persone e idee nuove, fantasia, entusiasmo e passione lungo questo viaggio, che non sappiamo ancora dove ci porterà. Perché partire, allora? Come cantava Fabrizio De André, “per il piacere stesso del viaggio, viaggiare”.
A proposito, la frase con cui iniziamo questa avventura è di un rivoluzionario tedesco. No, non si chiama Karl Marx. Si chiama Albert Einstein.

Giacomo Amalfitano, Alessandro Bandinelli, Maria Giovanna Bencistà, Diletta Carotti, Francesco Fiumi, Roberto Gori, Simonetta Gucci, Rosalba Lo Paro