mercoledì 3 novembre 2010

ACCUSE FALSE E DIFFAMANTI

In un articolo, apparso sul La Nazione del 31 ottobre, tutte le minoranze di Greve hanno lanciato accuse pesantissime e completamente false circa l’operato di questa Amministrazione. In particolare in un virgolettato, attribuito al Consigliere Allodoli, si legge: “Le liste di attesa negli asili sono state insabbiate”, “ Dati mascherati che hanno ingannato la cittadinanza e l’opinione pubblica” , “E’ stato detto che a Greti non c’erano liste di attesa, invece c’erano, solo che sono state fatte sparire”.

Né la sottoscritta, né alcun altro componente di questa Giunta si è mai sognato di fare affermazioni di questo genere; al contrario, abbiamo messo per iscritto la presenza di questa lista di attesa sia in una lettera inviata a tutti i genitori in occasione dell’apertura del nuovo anno scolastico, sia in un comunicato stampa inviato a tutte le testate locali e pubblicato in forma pressoché integrale da Il Corriere di Firenze il 7 settembre u.s. (cui si rimanda per un riscontro).

Nella lettera e nel comunicato si può infatti leggere “coloro che sono in lista di attesa presso il nido comunale di Greti…potranno partecipare al bando per l’assegnazione dei voucher regionali a sostegno delle spese sostenute”.

E’ dunque paradossale che si venga accusati di aver “fatto sparire” la lista di attesa, dopo che l’abbiamo messa nero su bianco palesandola a tutti i genitori e, attraverso gli organi di stampa, a tutta l’opinione pubblica.

Più avanti, sia nella lettera che nel comunicato, si dava conto della situazione della suole dell’infanzia dicendo che “ non ci sono nel nostro comune bambini in lista di attesa e ciò, in tempi di tagli feroci e chiusura di scuole è un grosso risultato per l’Istituto Comprensivo, per l’Amministrazione e per i bambini e le famiglie del nostro territorio”.

E’ bene ricordare che le scuole dell’infanzia, un tempo chiamate materne, niente hanno a che fare con i nidi: accolgono bambini dai 3 ai 5 anni e sono, nel nostro Comune, tutte statali.

Forse le opposizioni, o il solo Consigliere Allodoli, hanno letto in maniera superficiale articolo e lettera e forse ignorano la denominazione delle varie tipologie di scuola.

Spero davvero che sia trattato solo di questo e che i firmatari dell’articolo vogliano al più presto rettificare quanto da loro affermato, in modo che questa penosa vicenda si chiarisca senza dover ricorrere ad altri interventi a tutela della nostra correttezza e trasparenza.

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